Anche se il principale compito degli Archivi di Stato è quello di conservare documenti che abbiano acquisito importanza storica, ciò non toglie che gli stessi documenti continuino ad avere nel tempo anche valore certificativo o di attestazione di diritti. Questo succede con particolare frequenza nell'Istituto brindisino, che conserva molti archivi di epoca relativamente recente (si pensi ad esempio ai catasti, agli uffici del registro, alle liste di leva e ai fogli matricolari, ai tribunali ecc.), che sono richiesti di continuo in consultazione per ragioni diverse dallo studio. In questi casi gli interessati devono compilare un modulo prestampato con il loro nome, cognome e residenza, indicando con esattezza gli estremi degli atti che hanno interesse a prendere in visione. Se necessario, potranno anche ottenere copia degli stessi presentando domanda in bollo, in base al regime fiscale previsto dai decreti nn. 641 e 642 del 26/10/1972 e dalla circolare min. n. 43/82. Anche le copie sono soggette all'imposta di bollo, da corrispondersi con applicazione di marca da bollo, nella misura di una per ogni quattro copie fotostatiche per ciascun documento. Sono fatte salve le esenzioni elencate nella tabella allegato B del già citato decreto n. 642/72 e successive integrazioni. Il richiedente è tenuto altresì a versare le tariffe di fotoriproduzione come fissate dal relativo decreto ministeriale. La Carta della qualità dei servizi dell'Istituto ha stabilito che il tempo massimo di attesa per il rilascio di copie autentiche è di giorni 10.
Responsabile del servizio: dott. Diego Sicorello
Addetti al servizio: Cataldo Chiese - Vittorio Cesaria - Antonio Bruno - Gianpaolo Simone